Uno dei cinque assiomi della comunicazione, elaborati dalla Scuola di Palo Alto, afferma che è impossibile non comunicare. Per Paul Watzlawic, uno dei massimi esponenti di questa scuola, la comunicazione è un "processo di interazione tra le diverse persone che stanno comunicando".
Partendo da questo presupposto appare evidente che i contesti lavorativi e, in generale organizzativi, sono pervasi dall’attività del comunicare. Nel lavoro la comunicazione può innanzitutto essere definita per i suoi ambiti di applicazione e pertinenza: la comunicazione di massa, la comunicazione pubblica, la comunicazione sociale, la comunicazione d’impresa, ecc… E ancora, la comunicazione può essere esterna o interna. L’immagine che un’azienda vuole comunicare di sé è un esempio di comunicazione esterna, interna è invece quella, ad esempio, rivolta ai propri dipendenti.
Ma la comunicazione è innanzitutto un’azione umana, è presente in tutti i contesti in cui ci troviamo a interagire. Essa disciplina e modellizza le nostre relazioni.
Negli anni 50 si afferma un filone di studi, definito come Scuola delle Relazioni Umane, che pone al centro dei processi organizzativi l’importanza del fattore umano. Essa si contrapponeva in parte agli assunti del Taylorismo aggiungendo all’organizzazione del lavoro razionale l’aspetto psicologico del lavoro e la sua dimensione sociale. È nell’ambito di questi studi che nasce l’attenzione verso gli stili di leadership, il comportamento lavorativo dei singoli, l’aspetto psicologico, l’ambiente microsociale in cui si lavora, l’implicazione che i fattori umani e relazionali hanno sul rendimento del lavoratore. In questo senso l’attività del comunicare è volta a motivare le persone verso la cooperazione per raggiungere i fini dell'organizzazione. Da qui in poi la tecnologia e l’evoluzione verso forme organizzative sempre più complesse hanno posto sempre più al centro l’importanza dell’attività comunicativa nei contesti lavorativi. In questo senso come afferma il Prof. Emanuele Invernizzi, teorico di Economia e Tecnica della comunicazione aziendale, “l’impresa può essere definita come un sistema complesso di relazioni sostenuto dalle, e governato attraverso, le diverse forme di comunicazione”.
Nonostante gli studi in questo settore abbiano ampiamente dimostrato il ruolo fondamentale che la comunicazione assume nei contesti di lavoro, di fatto, nella realtà, i processi comunicativi all’interno delle organizzazioni vengono quasi sempre lasciati al caso. Spesso sono semplicemente determinati dagli individui che ne fanno parte, soprattutto da chi sta in cima alla scala gerarchica dell’organizzazione, senza che ci sia una consapevolezza sufficiente dell’importanza di questi processi. Molto semplicemente, se tutto ciò che è stato teorizzato venisse applicato, avremmo ambienti lavorativi più sani e lavoratori più felici. Ma nella stragrande maggioranza dei casi non è così.
Alessia Gervasi