Conosco bene la Tua situazione, sai?
Sei un “giovane leone”, un giovane cervello con idee nuove e disposto a rischiare. Sei appena laureato, hai l’occasione di affermarti nella professione dei Tuoi sogni. Devi affrontare un mercato difficilissimo, una concorrenza spietatissima. Devi mettere in conto anni di gavetta, dove guadagnerai poco, dovrai sostenere molte spese.
Ci vuole un “fisico bestiale” per affrontare queste sfide.
Ma io dico, ci vuole anche un “fisco bestiale”... che assecondi la Tua energia, la tua ambizione. Non certo, il regime fiscale “forfettario”.
Quando devi aprire Partita IVA, tanti ti propongono il regime forfettario.
Io ti dico, pensaci bene, può essere la tua tomba! Perché il forfettario comodo, economico, per certi versi, sembra fatto apposta per professionisti lillipuziani, non per “giovani leoni” come te.
Mi spiego.
Il regime forfettario spetta ai Professionisti che si trovino in queste condizioni:
1) COMPENSI: I ricavi o i compensi realizzati nell’anno non devono superare € 30.000 (lordi).
2) SPESE PER DIPENDENTI E COLLABORATORI ANCHE FAMILIARI: Tali spese non devono essere complessivamente superiori a lordi € 5.000;
3) BENI POSSEDUTI: Il costo complessivo dei beni strumentali non deve superare la quota di € 20.000 al netto dell’IVA. Non concorrono a questo limite i valori dei beni immateriali.
4) REQUISITI REDDITUALI:Nell’anno precedente, il Professionista non deve aver percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilato oltre € 30.000 (lordi), salvo cessazione.
5) TRATTAMENTO FISCALE: Si applica l’aliquota sostitutiva di IRPEF, addizionali regionali e comunali, IRAP del 5%, (per le nuove attività, gli altri forfettari pagano il 15%). Non si applica l’IVA.
La tassazione, come vedi, è molto favorevole. Se incassi meno di E. 30.000 in un anno, in condizioni normali, pagheresti almeno il 27% di IRPEF, poi IVA, IRAP, addizionali regionali e comunali.
Con il forfettario, invece, pagheresti il 5% di “imposta sostitutiva” (primi 5 anni poi sempre 15%). Non devi pagare altro, salvo i contributi previdenziali … Un bell'affare, sicuramente!
Ottima cosa, poi, i minori oneri burocratici: devo solo conservare fatture di incasso e spesa. Non hai studi di settore, non devi consegnare le fatture ogni tre mesi al Commercialista e così via.
Tutto bene? No, non basta.
Tu, come Professionista, sei un germoglio che ha bisogno di crescere. E per crescere, devi investire, devi accumulare capitali… Sotto questo aspetto, col regime forfettario … non ci siamo proprio!
Fai spese per attrezzature etc.? Bene, quello che spendi nella tua attività, escluso i contributi previdenziali, non puoi dedurlo dalle tasse! Il Professionista, come sai, viene tassato sul guadagno, ovvero sul fatturato complessivo (ricavo) meno le spese vive di attività. Invece, nel regime forfettario , puoi dedurre solo una minima quota di spese a' forfait.
Esempio: Hai fatturato ricavi per E. 25.000. Dovrai applicare al ricavo la percentuale del 22% (coefficiente di redditività).
25.000 x 22% = 5.500 (spesa forfettaria deducabile).
Conseguenze.
Non puoi "scaricare" le spese in formazione continua. Abbiamo appena glorificato il Jobs Act autonomi, in vigore da giugno, che consente ai professionisti di dedurre fino a E.10.000 formazione continua … ma tu, Partita IVA forfettaria, devi fermarti a E. 5.500!
Allo stesso modo, puoi comprare attrezzatura all'avanguardia (pensa ad un informatico). Attrezzatura che costa molto più di E. 5.500. E non puoi scontarla dalle tasse! Nemmeno con il cd. "Superammortamento". E anche questa è grossa. Il forfettario deve restare tecnologicamente indietro?
Una follia, solo se si pensa a professionisti come gli informatici, al loro bisogno di tecnologia sempre più avanzata.
Ma un professionista che usa Tecnologie avanzate come Te ha anche bisogno di contare su sinergie professionali e valide esperienze interdisciplinari. Sei sei un Informatico? Immagina di aver creato un'applicazione per l’edilizia. Ovvio che, per mettere in pratica la tua invenzione, devi associarti ad Ingegneri, architetti… Se sei una Partita IVA forfettaria non puoi farlo!
La Partita IVA forfettaria infatti, non può partecipare in Società ed Associazioni professionali. Non va bene!
Questo regime fiscale ti dicevo, può andar bene a Lilliput, dove sono tutti piccoli. Non va bene per dei giovani professionisti ambiziosi e rampanti, desiderosi di affermarsi in un mercato sempre più tecnologico, sempre più competitivo, sempre più internazionale.
Ci vuole un Fisco per “giovani leoni”, italiani e stranieri, per giovani “cervelli” stranieri con idee nuove e disposti a rischiare.
Il regime fiscale forfettario va drasticamente riformato.
Come fare? Alcune proposte:
1) Abbiamo citato alcuni aspetti critici (deduzioni …): eliminiamoli!
2) Ammettiamo al forfettario i professionisti che realizzano più di E.30.000, specie per le professioni tecnologicamente più avanzate (così incentiviamo le professioni più avanzate!);
3) Ulteriori incentivi per professionisti stranieri.
Queste le mie proposte. Non sei d’accordo?
Fammelo sapere, ci tengo molto a conoscere il Tuo parere.
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REGIME FORFETTARIO PER LIBERI PROFESSIONISTI
RIEPILOGO*
(Circolare Ag. Entrate 10/2016)
*Questo articolo è solo informativo, non offre consulenza. Per consulenze, rivolgiti al Commercialista.
Il regime forfettario spetta ai Professionisti che si trovino in queste condizioni:
1) COMPENSI ANNUALI: Non devono superare € 30.000,00 (lordi).
QUESTO LIMITE PUO' RIDURSI, SE APRI PARTITA IVA IN CORSO D'ANNO.
Es. Partita IVA di 8 mesi.Il limite può essere: E. 30.000/12*8=E. 20.000.
2) SPESE PER DIPENDENTI E COLLABORATORI : Non superiori a € 5.000,00;
3) VALORE DEI BENI “STRUMENTALI”: Non oltre € 20.000,00 al netto dell’IVA, salvo i beni immateriali.
ATTENZIONE!!! Niente "Superammortamento"
per acquisti di beni strumentali o beni immateriali nuovi!
(Circolare 4/2017 Ag. Ent., Min. Sviluppo Economico).
TRATTAMENTO FISCALE:
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COME SI DEDUCONO LE SPESE DEL PROFESSIONISTA DAL REDDITO: Il professionista deduce solo i propri contributi previdenziali e una quota fissa forfettaria percentuale (22% di costi forfettariamente concessi);
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IMPOSTA SOSTITUTIVA: Si applica l’aliquota sostitutiva di IRPEF, addizionali regionali e comunali, IRAP del 15%
*Per le nuove attività e per i primi 5 anni, l’aliquota è ridotta al 5%.
Non si applica l’IVA, né IRAP, né addizionali regionali e comunali,
né Studi di settore.
SEMPLIFICAZIONI FISCALI:
Niente Obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili.
DIVIETI:
E’ precluso il regime forfettario ai lavoratori autonomi:
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Possessori partecipazioni in Società, Associazioni professionali (in questo caso, il regime cessa dopo un anno dal verificarsi del divieto);
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Residenti all’estero (salvo Contribuenti residenti in Stato UE o aderente al SEE, che producano in Italia almeno il 75% del reddito);
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Beneficiari di altri regimi fiscali speciali (es. agricoltura, allevamento etc.);
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Titolari, nell’anno precedente, di redditi di lavoro dipendente e/o assimilato eccedenti gli € 30.000 (lordi), salvo siano cessati.
NB: I Professionisti versano i contributi previdenziali secondo la Cassa cui appartengono (INPS o ENPAM-Medici etc.).