Il colloquio di selezione è il momento decisivo per l'assunzione di un candidato. Per superare con successo il colloquio non farti cogliere di sorpresa e non improvvisare, è il momento di giocare le tue carte. E’ importante prepararsi in anticipo a rispondere. Le domande di un selezionatore servono a valutare le tue competenze e conoscenze specifiche, la tua personalità e le capacità interpersonali, ma anche le tue motivazioni e aspettative professionali. Alcune delle domande più frequenti possono nascondere qualche insidia; prepariamoci ad affrontarle e a capire cosa vogliono scoprire:
Che tipo di lavoro sta cercando?/ Qual è il suo lavoro ideale?
La posizione cercata dal candidato può non corrispondere esattamente a quella richiesta dall'azienda, potrebbe quindi non soddisfare le aspettative del candidato. L'azienda non vuole un dipendente insoddisfatto e demotivato. Il candidato dovrebbe fare capire che, nonostante le esperienze precedenti possano essere diverse, egli possiede la flessibilità necessaria per adeguarsi al nuovo lavoro.
Che esperienze ha maturato in questa attività? / Vedo che lei non ha maturato alcuna esperienza in questo settore.
Il selezionatore teme che il candidato non abbia le competenze necessarie per svolgere l'attività richiesta. E' necessario dimostrare che le proprie capacità siano trasversali, quindi trasferibili da una posizione e da un settore ad un altro.
Perché e come è finito il suo precedente rapporto lavorativo?
Il selezionatore vuole sapere se il candidato abbia lasciato di propria volontà il lavoro precedente o sia stato licenziato; teme che il candidato possa avere causato problemi nell'azienda in cui lavorava precedentemente. Evitate di dire che avere lasciato il lavoro a causa di incomprensioni con i superiori o con i colleghi, ed evitare di lamentarvi delle precedenti esperienze.. Spiegate piuttosto che le ragioni del cambiamento di lavoro derivano dalla ricerca di una maggiore gratificazione professionale.
Non pensa che la posizione offerta non sia adeguata alle sue qualifiche ed esperienze? /Dove si vede tra tre (dieci) anni?
Il selezionatore teme che il candidato, non si accontenti della posizione ricoperta, che cerchi di ottenere posizioni più elevate o che abbandoni improvvisamente il posto. Cercate quindi di rassicurare il selezionatore che la posizione offerta è in grado di soddisfare pienamente le vostre aspettative e ambizioni.
Ovviamente dovete esserne certi prima voi!
Quali sono i suoi punti di forza e quali le sue debolezze/ Quali sono gli aggettivi che la descrivono meglio?
Le qualità che andrebbero elencate sono quelle che pensiamo possano corrispondere alle caratteristiche del candidato ideale cercato. Quando elencate i vostri punti deboli cercate comunque l’accezione positva. Inoltre è opportuno evitare di confessare i difetti che nell'ambito lavorativo potrebbero risultare particolarmente gravi (es: sono molto disordinato, mi offendo facilmente, mi scordo sempre tutto).
Ha avuto problemi di salute?
Il selezionatore teme di assumere un futuro assenteista.
Perché è rimasto inattivo per un lungo periodo di tempo?
Un periodo di inattività può significare scarsa voglia di lavorare. Quindi è opportuno spiegare che i motivi che hanno determinato un periodo di inattività ad es. sono stati utilizzati per dedicarsi ad attività utili per il proprio futuro professionale (es: corsi di lingua, di informatica, volontariato).
Miriam Vetrano